babbo natale tecnologico

BABBO NATALE TECNOLOGICO

Magia del Natale

 

Riceviamo e piacevolmente pubblichiamo questa  esperienza del nostro Socio Lello

 

 

Ormai per me è una seconda pelle, arriva dicembre e devo tirare fuori all’armadio il costume rosso e prepararmi a prendere servizio.

Stare con i bambini, in particolare con quelli dell’asilo e delle prime 2 classi delle elementari cioè dai 3 ai 7 anni, è una gioia immensa perche’ la loro convinzione di aver davanti il Babbo Natale vero mi permette di diventare bambino e parlare loro con il cuore.

Perché racconto questo? Semplice

perché quest’anno, dopo un positivo test nel 2021, ho deciso di rispondere con un video messaggio ai bambini che scrivono le letterine,

Parlando con i genitori interessati e dando loro le giuste istruzioni abbiamo dato vita al progetto.

Al 20 dicembre avevo già postato una decina di videomessaggi…l’entusiasmo dei genitori nel vederlo ha portato ad un passa parola incredibile.

Uno di questi, rivolto da una mamma ad una amica, da questa all’amica dell’amica e così via, mi ha fatto pervenire questa richiesta:

      “  …. ma avrei ancora un messaggio da far fare a babbo natale, per un bambino che ne ha davvero bisogno (anche i genitori).

è il figlio di una mia collega, 4 anni malato di tumore per la seconda volta, ora è ricoverato a Torino da questa primavera e la situazione non è per nulla rosea.

Ha una sorellina di 9 anni affetta da autismo, capisce che questa è una buona causa e la famiglia e il bambino avrebbero il giusto bisogno di un babbo natale che li incoraggi un po’.

Le posso mandare un po’ di informazioni così dopo mio figlio ci sta anche Filippo

Come può immaginare, la famiglia è distrutta e un po’ di speranza e magia del Natale gli servirebbero proprio. “.

 La mia meraviglia è stata grande, ma non mi sono tirato indietro.

…INCORAGGIARLI UN  PO’….

Non mi conoscono, non sanno che mestiere ho fatto, non sono  un medico ne  uno psicologo, che cosa potrò dir loro.?…..

Se l’amica di famiglia  ha coinvolto questo Babbo Natale tecnologico, parliamo  da Babbo  Natale tecnologico e creiamo per i due bimbi la magia del Natale

Mi sono preso 10 minuti per pensare il da farsi e come farlo, mi sono fatto dare le informazioni necessarie, mi sono fatto scrivere la letterina e via…

Tra i regali richiestomi c’era un acquario con i pesciolini  in  quanto  Filippo gioca  quasi esclusivamente con  delfini,  squali  ed altri pesci di gomma (i genitori ed i nonni non avevano messo tra le spese primarie per i bambini quella dell’acquario da salotto).

Babbo Natale nel dubbio non si è sbilanciato facendogli notare, nel videomessaggio, che a trasportare l’acquario sulla slitta si corre il rischio di rovesciare l’acqua e pesciolini. ma nel frattempo gli ha confermato di aver dato ordine agli Elfi di preparare gli altri giocattoli richiesti.

La combinazione vuole che io in casa abbia un acquario che corrisponda alla sua richiesta, quindi ho pensato di fare un altro videomessaggio nel quale ho filmato l’acquario dicendogli che quello è’ nella Fabbrica dei giocattoli di B.N.   ed a tutti i bambini che richiedono l’acquario gli mando il video non potendo portarglielo.

gli ho presentato i pesciolini, gli ho fatto vedere la barca affondata, il tesoro dei pirati perso in mare, il castello dei pesci….

A fine video gli ho fatto una promessa: nei prossimi giorni ti terrò compagnia 5 minuti con un altro videomessaggio e ti racconterò come sono diventato Babbo Natale, e poi nuovamente un’altra  promessa  per raccontargli come funziona la fabbrica dei giocattoli, e poi un ultima promessa  per raccontargli la storia  della mia renna Rudolph.

alla mattina del 25 gli ho postato un messaggio non previsto ma le circostanze me lo avevano imposto: Filippo avrà il suo acquario ma non per Natale

Ciao Filippo                                                                

è l’alba e sono rientrato adesso dal giro del mondo fatto con le mie renne. Sono stato in tutti i paesi e in tutte le città, anche a Genova dove vivi tu ed ho consegnato in tempo i regali a tutti i bimbi sperando che ne siate rimasti tutti contenti …Ma sai che quando sono arrivato al polo nord davanti alla mia fabbrica di giocatoli c’erano gli elfi che mi aspettavano ed invece di darmi il bentornato mi hanno dato una bella sgridata??!!:

           Elfi: babbo Natale ti dobbiamo sgridare

          BN: perché cosa ho fatto? Che cosa mi sono dimenticato?

          Elfi: si hai proprio dimenticato l’acquario per Filippo

         BN: certo lo sapevo, glielo avevo  detto che non potevo caricarlo                          sulla slitta perché poteva rovesciarsi facendo uscire l’acqua e i pesciolini, o si sarebbe ghiacciata facendo  morire tutti i pesciolini

         Elfi: vieni con noi ti abbiamo preparato una sorpresa.

 E mi portano nell’ officina dove si costruiscono le slitte. Entro ne vedo una gigante anzi gigantissima con le ali come un aereo e con le vele come una barca e per andare più veloce sotto la slitta c’erano mille e più di mille scope della befana.

Ecco Babbo Natale, dicono gli elfi, su questa slitta costruita dagli elfi marinai e quelli aviatori caricheremo l’acquario e saremo noi a portarglielo, Tu finora hai lavorato tanto, sei vecchio e ti devi riposare.

Quindi caro Filippo  gli  Elfi verranno a consegnarti l’acquario desiderato forse arriveranno per la festa della Befana forse prima o forse dopo, tu aspettali perché arriveranno.

OH…OH…OH ricordati di dire alla mamma di preparare il caffè e i biscottini per gli elfi…OH…OH…OH  ma da dove arriva l’ACQUARIO?

naturalmente non è il mio, o meglio quello di Lorenzo e Pietro, ma quello di Silvia di quand’era bambina. I suoi genitori,  ai quali avevo girato il video il giorno prima, l’hanno subito messo a disposizione di Filippo

Ecco la risposta  dei suoi genitori alla  nostra disponibilità:

    “  buongiorno  ,  che bel pensiero, grazie. Per il momento gli abbiamo preso una vaschetta con un paio di pesciolini, perché essendo via per mesi ricoverato a Torino è più facile spostarla ed affidarla ad altri.

Grazie comunque  del  pensiero, speriamo in un miglioramento del suo stato

 di salute e di un rientro a casa “

Poco dopo, ripensamento dei genitori. L’amica  che fa da tramite  mi messaggia:

“ ho sentito la mamma di Filippo che dice che in  realtà per far felice il bambino l’acquario se ci fosse lo accetterebbe volentieri, anzi ringrazia molto, per ora hanno la vaschetta con i pesciolini rossi che gli tiene compagnia in ospedale. “

A questo punto affare fatto…

Con  gli amici controlliamo le “condizioni”  dell’acquario visto che Silvia era ragazzina, quando ci giocava ,ora è mamma quarantenne, ma è tutto ok praticamente nuovo.

decidiamo di comprare 8 pesciolini rossi, dotarlo di qualche accessorio ed è pronto per essere consegnato.

Saltiamo Federica, l’amica che ha sempre fatto da tramite, e prendiamo contatti con  Elena, mamma del bimbo,  e si decide la consegna per domenica primo Gennaio nel pomeriggio.

il pomeriggio era così impostato:  nostro arrivo (Elfi) a Genova ore 16 circa  nel frattempo Filippo sarebbe stato a casa dei nonni  mentre la sorellina  Rebecca avrebbe aspettato gli Elfi che arrivavano a consegnare  l’acquario,  sistemato il quale si sarebbero avvisati i nonni  per far tornare Filippo ad aspettare l’arrivo di Babbo Natale.

Programma e copione rispettato alla lettera.

prima di riprendere la cronaca Vi presento Rebecca e Filippo:

Anzi non li presento io, ma la loro mamma:

Caro Babbo Natale, ho letto con molto piacere la storia magica di Filippo e Rebecca, se volesse usare i nomi originale per me non c’è assolutamente alcun problema. Naturalmente mi ha fatto emozionare  e piangere ancora , ogni volta che siamo in ospedale Filippo fa una videochiamata per poter salutare i suoi pesciolini rossi portati dalle renne e Babbo Natale. Non abbiamo mai pensato di prenderlo perché non eravamo pratici , pensavo ci volesse tanto impegno visto che siamo più a Torino che a casa, grazie a lei con molta sorpresa mi sono appassionata e sto vedendo i tutorial per poter preservare al meglio questi pesciolini e poter  veder sorridere ogni giorno Riccardo quando va a salutarli , la cosa più divertente è sentir parlare  loro il filippese ( i suoni che emette non parlando ) inoltre Rebecca mi chiede sempre di prenderli, è molto curiosa anche lei.

 

Cosa fanno durante il giorno?

Filippo passa gran parte del tempo in ospedale quasi sempre in isolamento nella sua stanza, a Natale quando tutti ricevevano i doni lui era in un reparto dove nessuno poteva entrare per fortuna Babbo Natale non si è dimenticato di lui ed è venuto lo stesso a inizio anno. Quando è a casa gioca tantissimo, deprivato in ospedale di tanti giochi per via del Covid a casa vuole tanti giochi soprattutto  il mondo marino è la sua passione più grande, i dinosauri , le piste delle macchinine, motoscafi, barche. Un’associazione di volontariato torinese gli ha organizzato una gita con i vigili urbani sul Po su di un gommoncino, era il bambino più felice del mondo e continua a chiedermi di andare in barca. Adora il contatto fisico , fare scherzi e correre ma in questo periodo non può farlo con i suoi compagni di classe, speriamo di poter organizzare per lui una grande festa di rientro in società con altri bimbi, tante bolle e magari un gonfiabile, poter stare tutti e quattro insieme in famiglia  e naturalmente Babbo Natale con i suoi elfi sarà l’ospite d’onore perchè in questo periodo di isolamento probabilmente per  discrezione o paura nessuno ha pensato a quello che lei Lello ha fatto per Riccardo e la ringrazierò sempre, anche solo una macchinina ma sapere che qualcuno pensa a Riccardo è per me un piacere.

Rebecca adora andare in piscina con Virginia  (una vicina di casa dei miei suoceri e istruttrice di nuoto di tanti bambini ) quando arriva in vasca  tutti la salutano visto che  tutti la  conoscono . Le piace andare a scuola con le sue maestre e stare con i compagni. Adora mangiare , ogni tanto le concediamo della cioccolata. Le piace ascoltare la musica, fare il bagno, giocare con i colori che quest’anno le sono stati regalati da Babbo Natale. Quello che adora in modo particolare è andare in giro in macchina, uscire e andare all’aperto magari fare dei giri sulle giostrine o andare al parco giochi, fare la spesa, andare con il nonno a comprare i salami e comunque andare  ovunque l’importante è uscire.

Riprendiamo la cronaca.

i nonni raccontano a Filippo che sono arrivati gli Elfi a consegnare l’acquario con tanti pesciolini rossi e quindi bisogna tornare a casa perché arriverà Babbo Natale a controllare il lavoro degli Elfi.

Io, Babbo Natale, ero nascosto in macchina ed ho visto l’auto dei nonni arrivare, Certamente nonni e genitori avevano entusiasmato Filippo in  modo meraviglioso.

Doveva ancora fermarsi l’auto che ho visto la portiera posteriore aprirsi e questo bambino correre verso la porta di casa dove c’era la mamma ad aspettarlo, si è tolto il cappellino ed il giubbotto buttandoli a terra (ho fatto solo in tempo a veder la sua testolina rasata a zero) ed è corso verso l’acquario-

Dalle risate di cuore ad alta voce e le frasi di gioia ho capito che dentro casa si è avverata la Magia del Natale. Ho fatto passare cinque minuti, il tempo necessario per far asciugare le lacrime ai presenti  che ho fatti piangere tutti di nuovo.

Babbo Natale fa trillare i suoi campanelli, urla OH..OH..OH.. e bussa alla porta, sento un coro che dice: è arrivato B.N…c’è B.N….vai ad aprire…sento i passettini veloci arrivare verso la porta, Filippo apre la porta e mi trovo d’avanti questi due occhioni pieni di gioia con le braccia larghe in segno di abbraccio ma mi fa subito segno di seguirlo e corre verso l’acquario.

…Noi il 2023 l’abbiamo iniziato così.