Pasturana blues 2026

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Un Viaggio Sonoro tra Nebbie Padane e Ritmi Nomadi: La Stagione di Pasturana Blues 2026

 

 

 

Un Viaggio Sonoro tra Nebbie Padane e Ritmi Nomadi

La Stagione di Pasturana Blues 2026

Immaginate di essere avvolti dalla bruma della pianura padana, con l’aria che profuma di terra umida e di accordi blues che echeggiano come un richiamo antico. È proprio in questo scenario che si apre la stagione di Pasturana Blues 2026, un calendario musicale che non è solo una serie di date, ma un vero e proprio itinerario emotivo.

Dal blues radicato nelle nostre terre al crossover che mescola classica e ritmi latini, fino alle note vagabonde del jazz manouche, questi eventi promettono di trasformare il piccolo borgo in un crocevia di suoni universali. Tre appuntamenti confermati si susseguiranno come capitoli di un romanzo sonoro, ognuno con il suo sapore unico.

17 gennaio 2026

L’Inizio con l’Adrenalina del Blues Padano

Carlo Stocchi Trio

Si parte forte con l’energia cruda e viscerale del Carlo Stocchi Trio, che calcherà il palco per inaugurare la kermesse. Parliamo di un trio che incarna alla perfezione il concetto di “blues padano”: non il blues d’oltreoceano, ma una variante nostrana, forgiata tra le nebbie lombarde e venete, che attinge dalle radici del Delta del Mississippi e dalle strade di Chicago per infonderle un’anima rock-blues moderna, con quel tocco di contaminazione che rende ogni nota elettrica e viva.

Al centro di tutto c’è Carlo Stocchi, chitarrista e voce del gruppo, un musicista che ha affinato le sue armi tra i banchi del Conservatorio e l’Accademia Lizard. La sua chitarra sa essere graffiante come un riff che ti trafigge, o intima come un sussurro confidato al tramonto. Lo affiancano Leonardo Negrello al basso, che dà profondità e groove a ogni battito, e Luca Roveran alla batteria, un motore instancabile che spinge il sound in avanti con precisione e passione.repertorio? Un’esplosione di groove che ripercorre i sentieri battuti da giganti come Muddy Waters, Johnny Cash e Gary Moore – reinterpretati con un twist fresco e personale – e che sfocia nei loro brani originali, tratti dall’EP *Live in Officina*, registrato proprio dal vivo per catturare quell’autenticità che solo il blues sa regalare. Sarà un’apertura che vi lascerà con il cuore in gola, pronto per il prossimo capitolo.

 

E poi, come un sussurro romantico nel cuore dell’inverno, arriva il **14 febbraio 2026**, San Valentino perfetto per immergersi nelle armonie del **TetraKorda**. Questo duo – **Desiree Beltrán** al violoncello e **Fabio Valera** al violino – non è solo una formazione musicale, ma una storia di resilienza e fusione culturale. Immaginate due giovani talenti nati a Boconó, una cittadina sperduta nella regione venezuelana di Trujillo, dove hanno mosso i primi passi grazie al leggendario “El Sistema”, quel programma che trasforma i sogni in sinfonie. Trasferitisi in Italia, hanno proseguito gli studi universitari ad Alessandria, portando con sé un bagaglio di suoni che ora esplodono nel loro crossover classico. È un genere che sfida i confini: prendete la purezza della musica colta, con i suoi archi eleganti, e mescolatela a infusioni di pop, rock e ritmi latini – il risultato è un viaggio ipnotico, dove violino e violoncello, strumenti da sala da concerto, si trasformano in complici di melodie insolite e accattivanti. Quello che è iniziato come una sfida personale si è evoluto in una ricerca appassionata di nuove sonorità, con composizioni originali che parlano di radici lontane e di un presente condiviso. In una serata come questa, TetraKorda non suonerà solo: narrerà storie d’amore, di migrazioni e di armonie che uniscono mondi distanti, ideale per chi cerca emozioni che vadano oltre le note.

 

Ma la stagione non si ferma qui, e il **14 marzo 2026** porta con sé il vento errante del jazz, con il fresco e affascinante **Hot Club Cafè**. Questo trio, di formazione recente ma già carico di promesse, è un omaggio al jazz europeo e gitano, un’alchimia che scava nel repertorio con la curiosità di un esploratore. Attingono dall’immenso *American Songbook*, dal vivace jazz manouche fino agli echi italiani, rielaborando capolavori di Duke Ellington, George Gershwin, Django Reinhardt, Fapy Lafertin e persino Nino Rota. Ogni brano è una reinvenzione: contaminato da influenze moderne, ma sempre ancorato alla tradizione, come un filo invisibile che lega passato e presente. Il suono? Una fusione magica di corde – chitarra e fisarmonica – e del contrabbasso che sostiene e narra, creando un tappeto sonoro che invita all’improvvisazione e al swing. Al timone c’è **Giacomo Lampugnani**, contrabbassista e bassista elettrico di statura internazionale, che ha condiviso il palco con mostri sacri come Tullio De Piscopo, Fabrizio Bosso e Paolo Fresu. Lo guidano due giovani leoni: **Yuri Domenichella** alla fisarmonica, con il suo tocco espressivo, e **Andrea Codispoti** alla chitarra, pronto a sfoderare assoli che incantano. Nonostante la giovinezza del progetto, hanno già conquistato palchi importanti, dal Visone Jazz Festival alla Fiera Internazionale della Musica di Cremona, dimostrando che il talento non ha età.

 

Questi tre eventi sono solo l’assaggio di una stagione che si preannuncia epica, un ponte tra tradizione e innovazione che renderà Pasturana un faro per gli amanti della musica vera. Se siete come me, già sentite l’eccitazione montare: tenete d’occhio gli aggiornamenti sul sito ufficiale, e preparatevi a lasciarvi trasportare. Perché, in fondo, il blues – e le sue varianti – non è solo un suono: è un modo di sentire il mondo. Che ne dite, ci vediamo lì?

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17 gennaio 2026

L’Energia del Blues Padano al Pasturana Blues

Siamo entusiasti di annunciare che il 17 gennaio 2026 il palco del Pasturana Blues ospiterà l’esplosiva energia del Carlo Stocchi Trio.

Questa formazione, ormai punto di riferimento della scena blues emergente, propone una miscela coinvolgente che definiscono “blues padano”: un sound che onora le radici classiche del genere, da Chicago al Delta, arricchendolo con sonorità rock-blues moderne e vibranti contaminazioni.

Il trio è composto da musicisti di notevole talento e preparazione:

• Carlo Stocchi (Chitarra e Voce): Formatosi tra il Conservatorio e l’Accademia Lizard, è il cuore pulsante del progetto. La sua chitarra è capace di passare con disinvoltura dai riff più graffianti ai fraseggi più intimi.

• Leonardo Negrello (Basso)

• Luca Roveran (Batteria)

Insieme, danno vita a performance cariche di groove e passione, reinterpretando magistralmente giganti come Muddy Waters, Johnny Cash e Gary Moore, e presentando brani originali tratti dal loro EP di prossima uscita, “Live in Officina”.

 

 

 

Sabato 14 febbraio 2026

Desiree Beltrán al violoncello con Fabio Valera al violino sono nati in una piccola città sulle montagne andine della regione di Trujillo chiamata Boconó, in Venezuela. Hanno iniziato la loro “vita musicale” molto presto grazie al sistema nazionale di orchestre e cori giovanili e infantili del Venezuela: “El Sistema” che offre la possibilità di studiare musica a un ottimo livello sempre gratuitamente.

A causa della situazione economica e politica del Paese anche loro, come molti altri venezuelani, hanno cercato fortuna all’estero emigrando in Italia e, precisamente in Abruzzo, con l’idea e la volontà di lavorare anche per aiutare chi è rimasto nella loro terra di origine. Hanno comunque continuato a studiare musica in modo autonomo e, dopo circa due anni, si sono trasferiti in Alessandria dove un giorno, per semplice curiosità, hanno chiesto informazioni riferite al conservatorio della città, da quel momentoinizierà il loro percorso musicale universitario. TetraKorda nasce dalla volontà di produrre musica in modo coinvolgente e insolito utilizzando strumenti normalmente votati alla musica “classica”, come violino e violoncello, ma così versatili da adattarsi perfettamente ad altri generi musicali.

Il genere è infatti il “crossover classico”, che miscela elementi della “musica colta” con quelli della musica popolare: pop, rock, latina… All’inizio era solo una sfida ma, con il passare del tempo e dedicando passione e impegno, “TetraKorda” è diventato un vero e proprio progetto alla ricerca di nuove sonorità e stili originali.

 

Hot club caffè 14 marzo

 

Pasturana 14 marzo  2026

Hot Club Cafè è un progetto di recente formazione, l’alchimia del trio nasce nella profonda ricerca del repertorio jazzistico, europeo e gitano. Il gruppo attinge nell’infinità discografia dell’American Songbook, al jazz manouche fino ad arrivare alle aree italiane. Duke Ellington, George Gershwin, Django Reinhardt, Fapy Lafertin e Nino Rota sono solo alcuni dei grandi nomi. Come nella tradizione del jazz i brani vengono reinterpretati e trasformati in chiave moderna, attraversando svariate contaminazioni, riuscendo però a mantenere sempre un integro filo conduttore con la tradizione. Le corde e le ance di chitarra e fisarmonica che vengono straordinariamente condotte e sostenute dal contrabbasso sono la perfetta fusione per dare voce a questo racconto sonoro.

IL TRIO

Il trio vede due giovani musicisti Yuri Domenichella alla Fisarmonica e Andrea Codispoti alla Chitarra, magistralmente guidati da Giacomo Lampugnani Contrabbassista/ Bassista elettrico di livello internazionale che annovera numerose collaborazioni live e in studio con alcuni dei grandi nomi del jazz come: Tulio De Piscopo, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Luigi Bonafede, Alberto Bonacasa, Mario Zara, Fabio Casali, e molti altri. Il Trio ha già all’attivo importanti concerti, come la partecipazione al Visone Jazz Festival e alla fiera internazionale della musica di Cremona

18 Aprile 2026

 

18 maggio  2026